Essere a 75mm dal mondo non vuol dire essere a chissà quale distanza, eppure in 75mm tutto può cambiare. Settantacinque millimetri sono la sintesi dei 1250 Km che separano la casa in cui vivo adesso da quella in cui vivevo a Londra, che separano ciò che sono qui da ciò che ero lì. Nessuno di questi scatti è stato realizzato con la reflex, la mia fida Nikon D700 ha fatto il viaggio con me, com’era naturale che fosse, ma è rimasta ben parcheggiata sul tavolo del salotto.
A Londra ho scattato solo su pellicola, grazie alla mia Lubitel (la vedete nella prima foto), o con l’iPhone.
Queste foto, più che raccontare ciò che ho visto/vissuto per le strade di Londra, raccontano una piccolissima parte di ciò che ho visto/vissuto dentro me stesso, parlano di come il mio punto di vista si sia leggermente modificato, espanso io credo, e di come il mio approccio istintivo all’interpretazione della realtà si sia in qualche modo evoluto. Sì, ché chi mi conosce sa che in nessuna delle mie foto c’è sporco o rumore, sono tutte molto pulite, curate, alcune fin troppo. Queste no, non lo sono. Sono sporche, rumorose, sono diverse, più libere, segno che anch’io lì ero diverso, e quella diversità, purtroppo, temo se ne stia andando man mano che respiro l’aria di casa.
Beh, io questo non lo voglio…















Ho bisogno di ritrovare quest’aspetto di Londra anche negli angoli della mia città, fra le sue strade, e soprattutto dentro me stesso, così da riuscire a sentirmi libero non solo in un luogo, ma ovunque. Sì, perché Londra non è più il nome di una città ormai, Londra è una parola per descrivere uno stato d’animo, un modo di approcciarsi e vivere la vita. Londra è l’emozione che sento ogni volta che mi scopro più forte mostrando agli altri la mia fragilità, o le mie lacrime, è il mio entusiasmo da bambino per un progetto nuovo, è mettere un piede davanti all’altro perché scelgo di percorrere una strada invece di aspettare che qualcosa, o qualcuno, cambi le cose per me. Londra è l’emozione che avverto quando parto per una destinazione senza fare un programma, quando perdo un aereo e dormo per terra, è la scusa che invento per prolungare una telefonata solo perché non voglio smettere di sentire la voce che c’è all’altro capo del filo, è la voglia di fidarsi di qualcuno che ancora non conosco ma che comunque sento vicino. Londrà è camminare per una strada che non so dove porta, è sedersi in un bar per un caffè e iniziare a scrivere, o a fantasticare sulla gente che passa, è non sentirsi vinti nelle battaglie perse ma combattenti, è non aver paura, non aver paura, di assomigliare sempre di più a me stesso.
Vorrei un po’ di Londra dentro di me oggi, ne vorrei per il mio domani, e vorrei metterne un po’ nelle foto che farò da ora in avanti. Vorrei un po’ di Londra per le persone che amo e a cui voglio bene, per gli amici che adesso attraversano un momento difficile, la vorrei per la mia curiosità di scoprire persone nuove, per i loro demoni e per tutte le loro paure, la vorrei per i miei sogni, nelle mie sconfitte, in ogni mio gesto, persino nei più brutti, e la vorrei per riuscire a vivere, anche qui, a 75mm dal mondo.
woooooww!!! BENTORNATO!!
letto tutto di un fiato, sei bravissimo Roberto……..
mi sei mancato sei uno di quelli che quando non c’è più si sente tanto! Un bacio, lo rileggerò perché mi piace come vivi a 75 mm dal mondo 🙂
Grazie, Anna 🙂
io te la darei solo per come fotografi, basta come commento? :)))
Ops………… l’ho detto hihihihihihih
muhahahahahahahah Questo è decisamente uno dei commenti più belli che ho mai letto! Se ci fosse un concorso per i commenti sui blog sono sicuro che arriveresti molto in alto in classifica 🙂
Beh, che dire: grazie, Lullaby, mi fa piacere che tu apprezzi a tal punto 😛
😛
Bentornato, sei davvero bravissimo e ti faccio i miei complimenti più sentiti. Ho letto tutto di un fiato anche io e devo dire che voglio un pò di “Londra” anche per me, lo trovo un grandissimo augurio. Foto strepitose, strepitissime!
Un pò di “Londra” anche per te allora 😉
Grazie di essere passato
Un grande ritorno per un grande fotografo. Non sei bravo ma strepitoso! E t’invidio anche il commento che hanno fatto di sopra, e neanche poco…………………………… 😛
credo che quel commento lo invidieranno in diversi 😛
Cia, Karl, alla prossima 😉
Quando ci si imbatte in persone come te credo ci sia di che essere felici. Leggo questo blog da un bel pó e devo dire che piano piano dai sempre di più. Ti dico solo questo: grazie 🙂
Apro una pseudoparentesi seria: grazie a te, e a voi, perché comunque avere un ritorno è importante quando si fanno le cose, sebbene poi alla fine le si facciano per noi stessi. Mi sto pian pianino aprendo di più e mi fa molto piacere che si noti perché non sempre è semplice. Grazie 🙂
Si nota, stanne certo 😉
che bello Roberto! le tue parole mi fanno emozionare! le foto sono tutte bellissime…
anche io tra una settimana ritorno a Londra!!!
spero di vedere presto nuove foto con la Lubitel 🙂
Grandissima Luna! Quanto ti trattieni? Arriveranno, ma soprattutto mi devo prendere questo benedetto scanner piano per le diapositive. Poi magari ti mando una mail e mi dai qualche dritta 😉
Beh, che dire: toccante, si. Sinceramente amo “lo sporco”, nelle parole, nella musica e anche nella grana delle foto. Nei contrasti e nei colori. E nei soggetti: “fumosi” del fumo di Londra.
Grazie! Ci sei anche tu fra queste righe, forse ti sei “trovato”. Un pò di Londra anche per te non fa male, credo! 🙂
le cose che scrivi e le tue foto mi piacciono da skiantà….Bravo!!!
Hey, Simo, ciao 🙂 graziegraziegrazie!!!
You’re so fucking great, man! I know who you are, I hope you know who you’re going to be.
Thank you, Jas! I’d like to know who I am but I don’t know it yet. If you really know something about who I am, please, tell it to me.
Take care 🙂
E’ vero, si si si, queste foto sono diverse dalle altre, più vive. Mi piace molto questo “cambiamento”, e spero anche io che continui su questo filone o che comunque tu riesca a farne tesoro per usarlo quando riterrai opportuno. Sei una persona dalla sensibilità molto delicata, ma questo già si sapeva, e sono felice che Londra ne abbia avuto cura 🙂
Un bacio
Lo spero anch’io, sai? Sì, vai tranquilla, Anna, Londra ne ha avuto molta cura 😛
Le tue foto bellissime ed insieme alle tue parole mi hanno trasportata dentro questa città che non conosco…ancora!
Heylà, ma ciao! Mi fa piacere, e spero vivamente che tu ci vada presto, mooolto presto 🙂
ti auguro di ritrovare quella libertà che qui ti manca, quella voglia di assomigliare a te stesso, di essere te stesso. Perché queste foto parlano di te. E sono bellissime!!!
Non so bene cosa dire, quindi dirò solo questo: grazie 🙂
bentornato! ^^
ma graaaazie! ^^
non devi dire niente, non era un complimento, solo la verità 😀
Le tue foto parlano per te. Il bello di una foto è questo, ti entra dagli occhi, file diretto con cervello e cuore. Un lampo… le parole non ce la possono.
Ciao, e bentornata! Grazie 😉
guardare queste immagini dà la sensazione di apertura di un cassetto di vecchie fotografie.
Beh, grazie! Lo prendo veramente come un bel complimento 🙂